Paure e Speranze al tempo del Coronavirus.

In questi giorni stiamo vivendo una situazione surreale, un periodo che nessuno di noi avrebbe mai immaginato.

Per noi giovani, che le guerre le abbiamo solo studiato sui libri, sembra davvero di combattere contro un grande nemico. Ma questa volta il nemico è invisibile, potrebbe essere ovunque, potrebbe essere più vicino di quello che si pensa e tutto ciò genera in tutti noi ansia e paura.

E’ in atto una PANDEMIA, un termine studiato probabilmente solo durante qualche lezione di scienze, ma che oggi è diventato una triste realtà.

Le restrizioni del governo, che oggi ci impongono di restare a casa, che ci costringono ad una “distanza sociale”, sembrano l’unica arma per contrastare la diffusione di questo virus.

Attività commerciali chiuse, uffici e scuole chiuse, inibite anche le corsette al parco: tutte nuove situazioni con cui dobbiamo fare i conti.

Le lezioni si continuano a distanza, da casa, un’esperienza nuova e interessante che da un lato ci consente di continuare ad apprendere e dall’altro rappresentano un modo per sentirci tutti più vicini.

Tutto è cambiato: rapporti sociali, abitudini, gesti e comportamenti. La quotidianità, direi spesso non apprezzata perché troppo monotona, oggi ci manca più che mai.

Ci mancano gli abbracci, gli incontri con gli amici, le lezioni a scuola e perfino le ramanzine dei prof.. Mancanze, che in questi momenti ci debbono far riflettere sul loro profondo significato.

Ma nonostante questo, viviamo in un’era che ci aiuta a ridurre in qualche modo le distanze.

Al contrario dei nostri nonni, a noi è data una possibilità, un mezzo che in passato potevano solo sognare: il WEB.

Oggi gli strumenti informatici esistenti contribuiscono non poco ad annullare le distanze. Possiamo comunicare, restare informati in tempo reale su quello che succede nel resto del mondo.

I social network ci aiutano a far conoscere a tutti i nostri pensieri, le nostre opinioni, lanciare appelli a chi ancora non ha recepito la gravità della situazione.

Ma la cosa più bella, a mio avviso è che, con una videochiamata, possiamo vederci, stare di fronte l’uno all’altro, come se tutto questo non fosse vero, come se non ci fossero problemi.

Scambiare sguardi ed espressioni con chi ti manca veramente e che momentaneamente non puoi avere al tuo fianco, è un’opportunità che, in questo momento, ti può dare solo il Web e che rappresenta un fondamentale aiuto psicologico e morale.

Sono certo che se tutti ci atterremo  alle dovute prescrizioni, con il giusto buon senso, ne usciremo presto e più forti di prima.

Non so cosa ci riserverà il futuro, non so se cambierà il nostro modo di vivere, ma una cosa è certa: già da adesso, riflettendo, mi rendo conto che sta venendo  meno l’attaccamento ai beni materiali e sempre più si dà  valore ai reali sentimenti.

di Emanuele De Luca, della redazione di Impreparati


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