L’alcool è la sostanza di abuso più diffusa, perché facilmente acquistabile, per questo la più utilizzata.
L’alcool è una droga la cui assunzione determina effetti ansiolitici, rilassanti, che costituiscono un rinforzo positivo e invogliano immediatamente a desiderarne ancora.
In seguito a un utilizzo costante e ripetuto della sostanza si manifesta l’assuefazione dell’organismo che consiste nella richiesta di una maggiore quantità di sostanze da assumere in tempi più ravvicinati. Questo comportamento è definito DIPENDENZA e induce alla ricerca costante e irrefrenabile della sostanza da utilizzare.
L’alcool provoca una iniziale euforia e perdita dei freni inibitori, ma a quantità maggiori corrispondono effetti indesiderati più cospicui, come riduzione della visione laterale (visione a tunnel), perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea e confusione. Quantità eccessive di alcool possono portare fino al coma e alla morte. La velocità con cui il fegato riesce a sintetizzare l’alcool dal sangue varia da individuo ad individuo; in media, per smaltire un bicchiere di una qualsiasi bevanda alcolica l’organismo impiega 2 ore.
Se si beve molto alcool in poco tempo lo smaltimento è più lungo e difficile, e gli effetti più gravi e duraturi.
I rischi a lungo termine per la salute derivanti dal consumo cronico di alcol comprendono:
- problemi al cuore
- problemi al fegato e digestione
- cancro
- indebolimento del sistema immunitario
- disturbi dell’umore e del sonno
Inoltre l’alcol può causare danni duraturi al cervello e provocare una atrofia dell’ippocampo.
Gli incidenti stradali provocati dall’uso di alcol rappresentano in Italia il 30-35% degli incidenti mortali. A livello europeo è stimato che circa un terzo degli incidenti sono causati dall’abuso di alcol alla guida.
Numeri che risultano ancora più drammatici se confrontati con l’età delle vittime: sono infatti i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni quelli per i quali è più elevato il rischio di provocare o subire un incidente e i decessi in seguito ad incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte per i giovani dai 15 ai 24 anni.
Le stime più recenti riportano che il 25% di questi incidenti sono attribuibili alla guida in stato di ebrezza.
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