L’eredità del coronavirus nelle scuole: ansia e stress post covid.

in quegli anni del covid…

gli ultimi anni del 2019, 2020 e 2021 sono stati sicuramente duri, difficili e (all’inizio ) perfino ingestibili portando a numerosi problemi e disagi per quanto riguarda la sanità, la sicurezza e sopratutto la società.

Basti pensare che inizialmente i continui ricoveri per covid19 portarono gli ospedali ad essere completamente colmi (causando numerosi problemi in termini di gestione e costringendo i pazienti non affetti da covid a rivolgersi presso il medico curante) . Così il covid19 divenne sempre più un pericolo portando il pianeta ad una pandemia. Questo determinò per l’Italia la divisione in colori delle regioni (rossa ,arancione e gialla) portando i cittadini a rimanere isolati nelle proprie abitazioni. In particolare gli studenti (medie-superiori-università-atenei) si sono ritrovati a seguire le lezioni a distanza per 2 anni mantenendo così un forte distacco tra lo studente , i compagni e i docenti.

la ricerca di una nostalgica normalità…

Solo nel 2022 il pianeta e’ riuscito a riprendersi dalla pandemia da covid (seppur non in maniera completa) cercando di tornare alla normalità. Gli stessi studenti si sono nuovamente ritrovati dal seguire le lezioni online al seguirle in presenza portando con se numerosi problemi di ansia e stress causati dalla dad (didattica a distanza) e dalla mancanza di contatto fisico e socializzazione. L’allarme dall’ospedale pediatrico Gaslini di Genova ad esempio segnala un aumento esponenziale dei ricoveri per disturbi psichiatrici negli adolescenti, passati dai 72 del 2019 ai 270 del 2022, con un incremento dei pazienti di sesso femminile, passati dal 46% al 73% e per un incremento dell’aggressività verso se stessi con numeri che sono letteralmente “esplosi”. Inoltre secondo lo studio “Dipendenze comportamentali nella generazione Z” presentato all’Iss quasi 2 milioni di adolescenti in Italia presentano caratteristiche compatibili con una dipendenza comportamentale: 1,2 milioni di dipendenza dal cibo, quasi 500 mila da videogiochi e circa 100 mila da social media. Mentre i ragazzi registrati che fuggono dai rapporti sociali sono oltre 65 mila (i cosiddetti “Hikikomori”).


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