Un giorno di pace

Venerdì 24 Febbraio, un anno dopo l’inizio della sanguinosa guerra in Ucraina, si è svolta una manifestazione per la pace qui a Palermo, davanti il teatro Politeama, per concludersi alla Zisa.
A questa manifestazione hanno partecipato tutte le scuole di Palermo, mostrando bandiere, tappeti e braccialetti con il simbolo della pace.

Siamo in un momento catastrofico, quasi arrivati al punto di veder scoppiare una guerra mondiale, ma la gente come noi fa di tutto per non permetterlo, queste manifestazioni, che sono importanti, ci permettono di dire qualcosa nel nostro piccolo, facendoci ascoltare dai potenti, sperando di far cessare immediatamente queste assurdità.

Le guerre sono sempre esistite, soprattutto per esigenze di difesa o espansione territoriale con i popoli vicini. Tuttavia, per le sue drammatiche conseguenze, viene spesso ritenuta una reazione irragionevole ed egoista dell’uomo, usata per risolvere i conflitti in maniera violenta al posto della diplomazia. Le guerre recenti, ad esempio, non sono servite a nulla, se non ad aumentare risentimento e violenza.

In molti hanno cercato di opporsi alla guerra tramite la via della pace, come Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta o Ghandi, quest’ultimo che con la non violenza ha lanciato una sfida al mondo, dimostrando che si può vincere anche la più dura battaglia senza ricorrere alle armi.

Pensiamo proprio che ai giorni nostri le guerre siano qualcosa di inaccettabile, non che prima lo fossero, ma perché dopo tutti gli sbagli commessi in precedenza l’uomo non ha imparato dai propri errori.
Le guerre non porteranno mai a nulla, solo che forse è troppo difficile risolvere le questioni in modo diplomatico, ancora in pochi lo sanno fare.

La cosa più obbrobriosa è che le guerre non le combattono chi sceglie di farle, ma sempre il popolo, sempre. Il popolo è quello che subisce, non loro. Dovrebbero riflettere su questo.

Adesso per evitare di concludere quest’articolo in modo drammatico, mostriamo anche qualche striscione presente alla manifestazione, erano tutti molto riflessivi.

In questa foto possiamo vedere uniti gli studenti di tutta Palermo.

Si sono uniti anche dei musicisti del liceo musicale.

Un simpaticissimo carretto.

Uno striscione con una scritta in Ucraino.
Che mostra la vicinanza al popolo in questo momento difficile.

L’obiettivo di questa manifestazione era far arrivare un messaggio ai potenti, “Basta con le guerre“.

Direi che secondo tutto lo staff di impreparati ci vorrebbero più manifestazioni di questo tipo, che fanno riflettere le persone, e magari evitare di fare cose molto stupide come la guerra.

Questa volta non vi saluteremo dicendo al prossimo articolo, perché spero che non ci sarà bisogno di un altro articolo come questo.

Articolo creato da:

Davide D. ed Aldo

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