Musica, Davide Di Marco: “Il mio sogno è un concerto al Volta”

“Il mio sogno è un concerto insieme a voi tra le mura di questo nostro istituto”.
Dalle prime parole di Davide Di Marco viene fuori la sua passione.
Lui ha i capelli più ricci e folti dell’istituto Volta, frequenta la 3I a suon di blues e rock n’ roll.
Davide ci ha raccontato la sua storia, la sua passione per la musica e i suoi sogni nel cassetto.
Sogni che partono da queste aule ma volano lontano tra spartiti e concerti en plein air.

Il viaggio di Davide e la sua storia

Il viaggio di Davide Di Marco e della sua chitarra inizia già da piccolissimo.
Tutta colpa, o merito, si vedrà, del padre, un appassionato di musica, e della madre cantante.
Così, mentre i suoi coetanei guardavano i cartoons, a Davide la ninna nanna la suonava la chitarra di David Gilmour.
Stesse canzoni del padre, stessi capelli della madre.
“Sono cresciuto ascoltando le psichedeliche note dei Pink Floyd“.

I mitici Pink Floyd

Informatica e capelli pazzi

Studia informatica, ma la musica è la sua reale ragione di vita, così tanto da metterla in primo piano rispetto all’informatica.
A meno che questa (l’informatica) non possa diventare l’autostrada per nuove sinfonie, nuove strategie per comporre musica con l’ausilio della matematica binaria.
La storia della musica contemporanea è anche l’elogio dell’evoluzione informatica.
Così ci racconta Davide Di Marco.

Attualmente ha 16 anni, ma fra 10 si vede come un chitarrista capo di una band che suona in giro per il mondo, proprio come Damiano dei
Måneskin.

Ma non c’è bisogno di conoscerlo per dire che è un musicista, già dai capelli si comprende, che immagina se stesso come un futuro artista del passato.
Quel casco di ricci un po’ Sixties (’60s) evocano le grandi star dell’epoca, vedere alla voce Jimi Hendrix.
“in pandemia ho pensato di farmi crescere i capelli, ed ecco i miei ricci”-

Davide

Questo ragazzo ha una grande passione per la musica, ama la chitarra e si diletta col pianoforte, ha una band, e si è ispirato ai grandi della musica come Jimi, lo zio David, ma è anche ispirato da alcuni giovanissimi, come Thomas dei Måneskin.

Ma i suoi compagni di classe conosceranno questi generi e questi artisti?

“Penso che certe canzoni dovrebbero conoscerle tutti, purtroppo non è così, i tempi cambiano”.
Certo, alcuni artisti famosissimi li conoscono ma non tutti, ci sono molti album che parlano di argomenti ancora attuali, come Another brick in the wall dove si parla di oppressione da parte del sistema, ma anche di guerre.

Il sogno

“Il mio sogno è un concerto insieme a voi tra le mura di questo nostro istituto”.
Vorrebbe fare un concerto proprio qui al Volta, in cui tra le prime canzoni si suonerebbe Zitti e Buoni dei Måneskin, non per un particolare significato, ma perché è un pezzo contemporaneo, ed allo stesso tempo ha un bel groove rockeggiante, che non guasta mai.
“Un caloroso abbraccio da parte del vostro chitarrista, che spera di incontrarvi tutti ad un suo concerto”.

Se anche tu hai una passione come Davide Di Marco, invia un messaggio alla nostra pagina facebook.


Dalla stessa categoria